Dalla chiamata erotica ad un incontro inaspettato

Sono Roberto, impiegato di 43 anni da molti anni single ma da sempre sessualmente attivo grazie anche alla mia abitudine di rifugiarmi spesso nel sesso a pagamento. Premetto che trovare una compagna fissa non è mai stata una mia priorità, non perché mi consideri brutto e con scarse possibilità ma semplicemente perché ho sempre preferito dare priorità su me stesso e i miei interessi.

Tra i vari metodi di sesso a pagamento ho spesso usato anche la chiamata erotica. Un modo di divertirmi che ho sempre trovato simpatico anche per l’atmosfera che le ragazze al telefono sanno creare.

E’ proprio da una di queste chiamate a un numero hot che ha origine questa storia che mi è capitata di recente.

Chiamata erotica finisce con un incontro di sesso reale

Una sera tarda come tante altre, volevo divertirmi un pochino ma non mi andava di aspettare il giorno dopo per chiamare una escort quindi ho optato per una chiamata rapida ed efficacie. Mi rispose Dana, una ragazza di origini Medio Orientali sulla trentina che viveva nella mia stessa città con cui riuscii subito ad entrare in sintonia.

Svolgiamo la nostra telefonata ma qualcosa era diverso dal solito. Sentivo nella sua voce un rifugio accogliente e la sua persona trasmetteva una calma mai provata prima. Verso la fine della telefonata non resistetti e le confessai le sensazioni che mi ha saputo dare. La sentii genuinamente ridere da dietro la cornetta e anche lei mi confessò di aver passato dei minuti piacevoli, più di quanto pensasse. Ci salutammo, riattaccai e finalmente andai a dormire.

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La chiamata erotica giornaliera

Il giorno dopo il pensiero di quel momento mi tornò alla mente in maniera insistente. Mi domandai come era potuta una ragazza da una semplice chiamata telefonica essermisi intromessa nei pensieri con questa facilità disarmante. Cercai di tornare in me.

Tornai a ragionare lucidamente sul fatto che lei fosse comunque un’operatrice che sapeva fare il suo lavoro, probabilmente ciò che ho provato io l’avranno provato tanti altri clienti prima di me perché in fin dei conti è questo che ero, un semplice cliente che cercava qualche minuto di piacere al telefono. Pensai di aver superato quel momento ma la sera, avevo di nuovo voglia di riprovare quell’esperienza erotica. La richiamai.

Dana rispose e mi riconobbe subito con mia gran sorpresa. Furono altre intensi momenti di divertimento ma anche di intimità e complicità. Da quel giorno, cominciai a chiamarla tutte le sere. Era diventata una abitudine ma non mi facevo troppe illusioni, sapevo sempre di essere solo un altro suo cliente eppure qualcosa mi diceva che per lei forse io ero speciale. Il modo in cui mi sussurrava le sue porcate, come mi stuzzicava e i gemiti che sentivo quando sapevo che anche lei si stava toccando mentre io la facevo eccitare. Mi immaginai spesso il suo corpo così come me lo descriveva lei, atletico con un seno non grosso ma ben formato e un sedere a mandolino dalla pelle ambrata e liscissima. Fantasticai sui suoi occhi neri e i suoi capelli corvini per così tanto tempo da poterla quasi ritrarre.

Diventò per me quasi un’ossessione. Qualcosa di mai provato prima, soprattutto per una ragazza che non avevo mai visto. Una voce a cui confidavo tutti i miei desideri sessuali più oscuri e tutte le mie perversioni, tante delle quali affine a lei. Tra una chiamata erotica e un’altra sia io che Dana cominciamo a conoscere un minimo anche i nostri rispettivi caratteri e qualche informazione un po’ più personale non legata alla sola sfera sessuale ma anche a piccole cose della propria vita privata che non starò qui a divulgare per rispetto della sua privacy.

Insomma, ci cominciammo a conoscere senza che ce ne rendemmo conto.

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Dal sesso telefonico all’appuntamento

Qui arriva il bello di tutto il racconto. Tornai a casa da lavoro come sempre. Giornata stressante e la stanchezza mi fece rifiutare persino l’invito a cenare fuori con degli amici. Tutto ciò che volevo era rilassarmi a casa e sentirla.

La chiamai come facevo tutte le volte, passammo il nostro solito piacevole tempo insieme ma quando pensai di starla per salutare e andare a letto, lei mi spiazzò con una proposta: “Ti andrebbe di vederci un giorno di questi?”

Rimasi spiazzato! Sperai sempre di non essere solo un cliente per lei ma ora ne ebbi la conferma. Naturalmente accettai e le proposi il giorno.

Ci demmo appuntamento ad un bar del centro nel tardo pomeriggio. Avevo mille pensieri per la testa ma soprattutto ciò che mi preoccupava maggiormente fu se lei mi sarebbe effettivamente piaciuta fisicamente. Un conto è quando una persona che pensi di non vedere mai ti descrive com’è, un conto è com’è davvero. Per mia fortuna non rimasi deluso, era bellissima. Una ragazza sensuale, non troppo alta ma con un fisico snello e le forme giuste. Portava un vestito scollato davanti che faceva intravedere l’interno dei seni. Il suo viso era stupendo e vagamente mi ricordava Cleopatra con la frangetta para portata poco sopra gli occhi neri con taglio da gatta. L’imbarazzo iniziale si sciolse non appena cominciammo a parlare seduti a quel bar.

La trovai una persona dolcissima e la nostra intesa dei giorni passati ci fece finire velocemente a letto insieme quella sera stessa, a casa sua. Ripensai alla chiamata erotica con lei e di come sia riuscito a finire a scopare sul serio con quella ragazza che chiamavo tutte le sere dalla poltrona sulla quale ora lei mi cavalcava con tanta foga. Non furono poche le volte successive che ci rivedemmo e tutte le serate in sua compagnia furono una più eccitante dell’altra. Con Dana sperimentai di tutto e ogni suo pertugio fu messo a mia completa disposizione, regalandomi esperienze che non riuscii ad avere con nessun’altra donna.

Ancora oggi il nostro rapporto va avanti e anche se non vogliamo legarci ufficialmente l’uno all’altra, entrambi sappiamo che la nostra affinità sessuale non la ritroveremo con nessun’altro.

Un matrimonio apparentemente perfetto

Mi è sempre stato chiesto se, dopo così tanti anni da sposato, sia ancora felice insieme a mia moglie, la persona con cui condivido tutte le mie giornate. Naturalmente ho sempre risposto in maniera affermativa, anche perché Claudia è sempre riuscita a mantenere il nostro rapporto vivo e pieno di interesse.

Davvero nessun problema: una famiglia serena e agiata da anni, attività sessuale costante, tanta socialità e un figlio di cui non possiamo proprio lamentarci. Tutto perfetto?

Era la domanda che mi ponevo più di frequente perché nonostante la mia vita fosse invidiabile da chiunque e presentava tutte le caratteristiche che l’uomo rincorre in età adulta, ci stava qualcosa che non mi quadrava, qualcosa che ricercavo senza sapere bene cosa fosse. Insomma non riuscivo a focalizzare il problema. Questo pensiero mi era divenuto così tanto insistente da cominciare a reprimerlo con sempre più fatica tanto da pensare di andare a fare qualche seduta psicologica per farmi aiutare a superare questa difficoltà.

Il tutto mantenendo la cosa nascosta a Claudia in quanto non volevo addossarle il peso di questo mio disagio, sicuro che col passare del tempo sarebbe svanito e tutto sarebbe tornato come prima.

Analizzando il mio problema mi resi conto che nonostante il nostro fare l’amore fosse abbastanza regolare qualcosa era cambiato, non era più come prima. La colpa non era sicuramente di mia moglie che in tal senso non mi ha mai fatto mancare nulla, anzi, molte volte è la prima a trovare una scusa per soddisfare il mio bisogno fisiologico non precludendomi mai nulla delle mie fantasie sessuali e nonostante il passare degli anni, lei rimaneva comunque una bellissima donna avvenente.

Cominciai a pensare che fosse l’abitudine a soffocare la mia passione e che sia una cosa che avviene spesso nelle coppie ma che mai prima d’ora mi era accaduta.

Premetto che non ho mai voluto tradire mia moglie perché innanzitutto non se lo merita, avendomi sempre trattato benissimo sotto tutti gli aspetti e poi perché non è mai stato un mio modo di fare.

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Finalmente appare il telefono erotico

Posso affermare che avvenne tutto di colpo mentre ero in ufficio. Ebbi una vera e propria illuminazione, un giorno mentre distrattamente stavo navigando su internet.

Stavo facendo “zapping” da banner a banner pubblicitari senza una fine apparente, più che altro per passare il tempo più che per un interesse preciso quando ad un certo punto mi imbatto in un banner di un telefono erotico che mi invita ad entrare per usufruire dei suoi servizi di intrattenimento sessuale, mi si accende l’interesse come se qualcuno avesse premuto un interruttore.

Dal matrimonio alla linea erotica

Cominciai a provare sensazioni nuove, mai provate prima che mi erano rimaste sopite non sapendo nemmeno di poterle avere.

Mi stavo letteralmente arrapando nello scorrere il sito e guardando la moltitudine di immagini di donne nude o vestite di intimo sexy, non per le immagini di per sé ma per quel senso di proibito che mi montava addosso e che sapevo fosse sbagliato nonostante lo volessi.

Conoscendo Claudia non credo che si sarebbe ingelosita e anzi, in qualche modo se gliel’avessi detto si sarebbe potuta anche genuinamente divertire ma quel momento era mio e volevo che rimanesse di mia esclusiva proprietà.

Questo senso di proibito lo potevo percepire dalle foto di queste ragazze in intimo che mi invitavano ad unirmi al loro mondo di perdizione con i loro intimi in pizzo e le pose che lasciavano poco spazio a dubbi sulla natura del sito e di ciò che sarei andato a fare se avessi chiamato uno di quei numeri sotto indicati speranzoso di trovare una di queste ragazze ad accogliermi. Per me, tutto questo suonava totalmente nuovo come se fossi un a mala pena maggiorenne che scopre per le prime volte il mondo del sesso.

Con la mente continuavo a fogliare la pagina pieno di quelle immagini di ragazze provocanti e donne sexy in abiti succinti anche se avevo chiuso il sito da tempo. Tornato a casa la serata proseguì normalmente, cenai insieme a Claudia come se niente fosse e ci coricammo a letto ma non riuscivo a prendere sonno. Il motivo mi era chiaro sin da subito e non riuscendo a chiudere occhio mi alzai dal letto e andai nel mio studio dove aprii il pc e tornai sul sito artefice della mia insonnia.

Mi colpii molto il profilo di una certa ragazza di nome Olga. Gestiva un suo numero erotico H24 dove avrebbe fatto passare momenti di sano e intenso piacere erotico mettendosi a nudo.

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La prima telefonata erotica ad Olga

Conscio della consapevolezza del sonno pesante di mia moglie, decisi di chiamare il numero di Olga e fare questa pazzia.

Non feci nemmeno in tempo a far squillare due volte il telefono che mi rispose subito la voce melodiosa di Olga, questa ragazza che si presentò con maniere molto garbate e sensuali mi disse che se necessario avrebbe potuto parlare solo lei. Io le risposi che avrei gradito interagire con lei e dunque cominciammo a parlarci.

Mi raccontò e mi descrisse per filo e per segno ogni caratteristica del suo corpo che effettivamente rispecchiava le immagini su di lei viste e garantendomi che fossero davvero sue in quanto foto recenti fatte per un book fotografico atto proprio a pubblicizzare il suo corpo.

Poi mi raccontò del suo rapporto con la ninfomania e di quanto avesse sempre voglia di godere. Cominciò in questo modo a descrivermi come avrebbe voluto che io la facessi godere e la mia eccitazione salì. Con il proseguimento della narrazione intervallata da sospiri e gemiti mentre lei si masturbava e mi descriveva quello che stava facendo con le sue mani, il mio membro schizzò fuori dalle mutande reclamandomi il piacere. Cominciai a toccarmi e in un aumentare di ritmo e godimento da parte di entrambi, finalmente mi lasciai andare.

Finita la telefonata erotica richiusi il fazzoletto che aveva accolto il mio sfogo e lo gettai. Tornai a letto, steso accanto alla mia cara Claudia. Mi sentii finalmente libero e leggero da qualunque peso, totalmente rilassato e pronto a dormire. Poco importa se Olga fosse davvero quella in foto o se mi avesse accontentato solo per farmi godere, ero soddisfatto.

Telefonata erotica in aeroporto

Come spesso accade durante l’anno, partii da Roma per raggiungere gli USA ed affrontare un meeting di lavoro voluto dalla mia azienda che collabora strettamente con una americana del nostro stesso settore. Nulla è diverso avvenne quel giorno. Mi alzai presto, il volo era alle 10:45 e mi preparai velocemente anche perché il grosso di ciò che avrei dovuto portare per una settimana a New York era già pronto dal giorno prima. Mia moglie Monica mi preparò una colazione veloce e salutato il nostro stupendo figlio nato solo due mesi prima, in trenta minuti fui già su un taxi.

Telefonata erotica non usuale, in aeroporto

Devo premettere che la mia storia con Monica non ha mai avuto grosse crisi ed anzi, la nascita di nostro figlio mi aveva dato solo una carica e una maggior convinzione di quello che erano i miei obiettivi di vita a livello familiare. Unica pecca che cominciai ad accusare da un po’ di tempo fu la carenza di una vita sessuale data prima dagli ultimi mesi di gravidanza e poi dai primi mesi di vita di Giulio che non ci permetteva di avere abbastanza tempo da dedicare ai nostri momenti intimi. Questa voglia di sesso sempre crescente si acuii proprio nel giorno meno adatto, la partenza per New York, ma fu qui che mi rivenne in mente una abitudine che mi confessò solo una settimana prima un mio caro amico ancora single, il telefono erotico.

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Provare per la prima volta il telefono erotico

Telefonata erotica in aeroporto
Telefonata erotica in aeroporto

Arrivai in aeroporto cercando di scrollarmi di dosso questo desiderio, mi misi in fila per il check in.

Non fui capace di mantenere a bada i miei pensieri erotici e ci voleva davvero poco per farli riaffiorare facendomi provocare una erezione che a fatica cercai di nascondere con non poco imbarazzo, la scollatura un po’ troppo evidente di una signora dal seno prosperoso, i pantaloni attillati sui bellissimi glutei di quella addetta alla sicurezza giovane e carina, ormai stava diventando un chiodo fisso che rischiava di distrarmi dal mio viaggio di lavoro. Decisi di dover rimediare in qualche modo.

Passai il check-in, risistemai le mie cose in tasca e col trolley al seguito cominciai a cercare il bagno più vicino, tanto avevo ancora tempo e non fu difficile trovarne uno. Entrai in quello per disabili non andandone particolarmente fiero ma essendo l’unico che lasciava la completa privacy essendo una stanza a sé la scelta fu obbligata. Pulii nel migliore dei modi la tazza e mi ci sedetti sopra, presi il cellulare e cominciai a cercare velocemente il sito che mi aveva indicato quel mio amico. Il mio pene ormai pulsava costantemente come se sapesse quello che stava per avvenire.

Entrato nel sito cominciai a scegliere la categoria di ragazze che mi avrebbe dato sollievo quel giorno. Era la prima volta che entravo dentro un sito di sesso telefonico ma con facilità trovai la sezione delle rosse, si, ho sempre avuto un debole per quelle ragazze anche se mia moglie è mora. Trovai subito quella che mi attizzava maggiormente grazie anche alle sue foto: Denise, ragazza smaliziata italiana di 29 anni con origini irlandesi dalla pelle chiarissima, un viso grazioso con uno sguardo intenso dagli occhi verdi e delle lentiggini graziose che le abbellivano il viso sulla parte del naso e degli zigomi e lunghi capelli mossi rossi naturali con un fisico dalle curve accentuate nei punti giusti. Il suo seno sodo e ben formato fu una delle caratteristiche che più mi colpirono. La chiamai col mio membro già in mano.

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Una scopata telefonica veloce ed intensa con Denise

Il telefono squillò per lunghi attimi, anche troppi, tant’è che pensai di riattaccare ma all’ultimo mi rispose Denise, la sua voce di una femminilità estrema. Mi chiese subito come mi chiamavo e dove mi trovassi, si scusò per avermi fatto attendere ma aveva sentito il telefono all’ultimo in quanto lavorando da casa stava facendo pulizie e subito la mia fantasia cominciò a vagare. Le chiesi se era quella in foto e lei mi rispose di sì e che potevo anche vederla sui social se non ci credevo. Le domandai come era vestita, lei mi disse che indossava degli shorts attillati neri e un top, entrambi sportivi con cui si trovava più comoda. Cominciò a stuzzicarmi definendomi un “curiosone” e che se volessi soddisfare ogni mia curiosità bastava solamente chiedere. Da gran ninfomane quale lei si rivelò al telefono erotico, confermando il mito sulle rosse, mi rivelò che l’idea di soddisfare un uomo d’affari in aeroporto la fece bagnare tutta inumidendo non poco i suoi shorts attillati separati dalla vagina solo da un sottile perizoma ormai zuppo. Cominciò a toccarsi e mi descrisse i suoi movimenti e su sua richiesta mi chiese come me la sarei voluta scopare lì in quel bagno mentre un altro viaggiatore intanto bussava alla porta probabilmente disabile poverino. Ormai non potevo smettere, le sue effusioni, i suoi gemiti e le sue provocazioni mi fecero venire copiosamente in pochi minuti. La chiamata erotica finì con la soddisfazione di entrambi, lei mi ringraziò e mi disse di richiamarla quando volevo, pulii velocemente il macello fatto, scaricai e uscii dal bagno dove subito dopo entro un ragazzo in carrozzina che mi guardò con sguardo torvo ma poco me ne fregava. Poco dopo mi chiamò mia moglie chiedendomi se mi stessi imbarcando, le risposi che ero quasi al gate e che ancora non fossi lì a causa di una sosta improvvisa al bagno poi riattaccai e con mia sorpresa non provai nessun senso di colpa in quanto effettivamente non mi sentivo di averla effettivamente tradita. Durante la mia permanenza a New York ripensai a quest’avventura erotica al telefono con Denise e mi promisi di richiamare quella stupenda ragazza di origine irlandese se e quando periodi di astinenza con la moglie fossero riaccaduti. Comprai un regalo a mia moglie che di tutta questa faccenda in fondo colpe non ne aveva e anche un piccolo pensierino al mio amico come ringraziamento per avermi fatto scoprire il mondo dei numeri erotici.

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